Eggs. Tutto sull’amore e altri vegetali

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Da 29 Giugno a 02 Luglio

Luogo : Casa di Reclusione di Vigevano

Da 11 Dicembre a 11 Dicembre

Luogo : Casa di Reclusione di Vigevano

Formart

Un desiderio muove il nostro nuovo progetto; quello di parlare d’amore. Riflettere

sull’amore come esperienza privata ma anche come interrogativo pubblico e politico. Che

significato dare alla parola amore? Quale spazio dare all’amore in una società che è

orientata oggi più che mai alla divisività, al cinismo, a un individualismo e a una produttività

che lasciano all’amore uno spazio troppo piccolo, privato, spesso infelice perché

incapace? Come parlare d’amore con un gruppo di uomini, se l’amore è un argomento che

– dalla letteratura, al cinema, alla quotidianità – sembra soprattutto interessare le donne?

Come parlare d’amore a partire da un luogo da cui l’amore è strutturalmente escluso?

Come parlare d’amore in una struttura patriarcale come quella carceraria? Come

raccontare l’amore? Che cos’è, per noi, l’amore?

Da questi interrogativi parte la ricerca condotta con il gruppo di attori detenuti della

compagnia. Ci siamo mossi tra letture – abbiamo scelto di partire dai grandi classici

sull’amore, da Roland Barthes a Bell Hooks, passando da Dostoevskij a Shakespeare, da

Wislawa Szymborska a Ada Merini, da Cyrano al Vangelo – racconti, improvvisazioni e momenti di riflessione collettiva, volti a costruire un serbatoio di parole, azioni fisiche e

vocali, immagini, scritture sceniche da cui partire per la costruzione della nuova produzione

della compagnia.

Tra le immagini che stanno guidando questa ricerca sull’amore, due su tutte: quella di un

giardino, un luogo in cui ci si interroga sull’amore, uno spazio da ricostruire attraverso la

pratica dell’amorevolezza. In questo spazio c’è chi si prende cura delle piante, c’è chi parla

seduto a una panchina a qualcuno che non c’è, c’è chi predica e si contraddice, chi

raccoglie le tracce degli amori che sono stati…

E una seconda, quella di un incontro tra lo spettatore e l’attore, un

momento di sosta, in questo giardino, in cui poter condividere l’atto di immaginare insieme una nuova definizione di amore.

Con gli attori detenuti della Casa di Reclusione di Vigevano
Regia Alessia Gennari
Drammaturgia Federica di Rosa
Coreografie Edoardo Mozzanega
Scenografie Dominique Raptis con CMF Scenografie
Costumi Sara Ricciardi
Tecnica Francesca Canzi
Assistente del progetto Federica Adamo
Assistenti in formazione Monica Pala, Nicolò Trullu, Sara Silletti
Responsabile organizzativa Iris Caffelli
Una produzione Rumore d’Ali Teatro\ForMattArt