Sandro Baldacci. Una vita per il teatro
La notte del 16 novembre 2023 ci ha lasciato Sandro Baldacci, regista e direttore artistico del Teatro dell’Arca di Genova e docente di laboratori teatrali.
In questa pagina raccogliamo le testimonianze, i video e le immagini che raccontano un uomo che ha dedicato la propria vita al teatro.
Le parole di Mirella Cannata, Presidente dell’Associazione:
Sandro Baldacci, un maestro, una vita per il Teatro, se ne andato la mattina del 16 novembre lasciando in tutti noi un vuoto incolmabile.
Con lui abbiamo perso il nostro timoniere, il Direttore Artistico del Teatro dell’Arca, il regista e fondatore di Teatro Necessario. Un artista completo per la raffinatezza delle sue regie, la bellezza e la profondità dei suoi racconti, il rigore, la generosità e la passione che travolgeva tutti coloro che lavoravano con lui.
Una grande perdita non solo per il carcere ma per tutto il mondo del teatro e della cultura.
“La vita è un mistero. Conta cosa abbiamo fatto. Sandro ha lasciato le sue opere, indelebili, energia pura soprattutto in un ambiente così cupo e complesso come il carcere. Il suo coraggio è stato come un fiore che nasce dall’asfalto”.
Ora non ci resta che andare avanti, come lui avrebbe voluto, sul solco di quanto ha tracciato all’interno del Carcere di Marassi: oltre vent’anni di laboratori teatrali, con gli uomini detenuti, confluiti in 18 spettacoli ai quali hanno assistito, oltre al pubblico cittadino, decine di migliaia di studenti che attraverso la forza emotiva trasmessa dai suoi spettacoli, comprendevano testi anche complessi, appassionandosi al “Teatro”.
Con la rassegna “Voci dall’Arca”, giunta alla sua sesta edizione, ha dato voce al mondo sommerso e periferico del carcere; la sua visione e lungimiranza ha contribuito a trasformare l’istituto di pena in istituto di cultura.
Sandro non è più fisicamente tra noi, prima o poi dovremmo farcene una ragione.. ma per ora gli chiediamo di accompagnarci in questo nuovo e difficile percorso, regalandoci un po’ della sua forza e della sua magia..
Mirella Cannata
Sandro Baldacci una vita per il teatro – Teatro Necessario
HANNO DETTO DI LUI
‘…vedrai Sandro, il paradiso sarà il tuo spettacolo’
Francesco, studente Liceo S.Pertini
Sandro Baldacci, due mondi che si incontrano … Emozioni forti e contrastanti. Non è facile entrare nel nostro mondo, non è facile vincere le nostre diffidenze e accettare le nostre rigidità … e le burocrazie di un mondo di regole a volte incapaci di seguire le strade libere del teatro. Esserci riuscito, con determinazione, fiducia, pazienza e coraggio ci ha fatto sentire un po’ più simili e uniti in un unico obiettivo. Come per il nostro motto … despondere spem …così è quando si accendono le luci sul palco, si accende una speranza. Quando si alza il sipario il regista non c’è….guida da lontano…nel silenzio….nel buio….come noi, custodi di anime ferite e perse, ma mai sotto i riflettori. A tutti i tuoi amici, collaboratori che ti hanno amato e sopportato chiediamo di non abbassare il sipario, sono semi che fanno crescere fiori nell’asfalto. Eri uno di noi … E sapere che dietro le quinte ci sei ancora tra di noi e tra le persone che hai saputo unire c’è il tuo spirito … Diffonde un po’ di speranza anche in noi.
Luca Morale Commissario Casa Circondariale Genova Marassi
Apprendo con costernazione della scomparsa di Sandro Baldacci grande regista e uomo di eccezionale cultura artistica e sensibilità. Baldacci ha saputo realizzare con il suo impegno e talento spettacoli teatrali dentro e fuori la casa circondariale di Marassi di grande spessore artistico riuscendo a dimostrare come e quanto il teatro possa giocare un ruolo non solo rilevante ma fondamentale sia nel percorso di rieducazione della pena detentiva sia nella emancipazione dalla emarginazione sociale attuando l’inclusione e superando la separatezza dell universo carcerario dalla società civile
Quale ammiratore e spettatore di tante sue opere mi unisco al dolore dei Suoi cari e di tutti quelli che hanno avuto l onore di lavorare al Suo fianco.
Procuratore Francesco Cozzi
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